domenica 14 agosto 2011

John Paul DeJoria

John Paul DeJoria, figlio di immigrati in america, era un senzatetto, e con un investimento di 700$ diventa uno degli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio di circa 4 miliardi di euro. Fondatore della linea per capelli Paul Mitchell e della tequila Patron estenderà i suoi affari fino ad acquisire la ultimatum vodka. Di seguito potete leggere la traduzione di un intervista a lui fatta.

Da bambino vendeva porta a porta.
Il mio primo lavoro, a nove anni, era quello di vendere cartoline di natale porta a porta. A dieci anni, insieme a mio fratello distribuivo i giornali. Mi alzavo alle 4 del mattino e iniziavo a portare i giornali per poi andare a scuola.

Hai sempre continuato a lavorare?
Il lavoro che ebbe più impatto nella mia vita era quello di vendere enciclopedie porta a porta. Era un lavoro difficile. Ti sbattevano letteralmente la porta in faccia anche 30 volte prima di trovare un cliente che era disposto a farti entrare.

Sei stato senzatetto?
Due volte, una quando avevo 22 anni, vittima delle circostanze. Avevo un figlio di 2 anni al tempo. La seconda quando ho fondato la John Paul Mitchell Systems. Non andavo d'accordo con mia moglie al tempo. Così l'ho lasciata con tutti i soldi. Avevamo un finanziatore per la Paul Mitchell Systems che avrebbè investito mezzo milione di $. Avrei dovuto ricevere quei soldi lo stesso giorno che me ne andai, ma non ricevetti un soldo. Così mi sono arrangiato a dormire in macchina. E lì ho dormito per le prime due settimane successive alla fondazione dell'azienda. Abbiamo cominciato male, e ci siamo ritrovati senza finanziamenti. Eravamo solo in due, Paul Mitchell e me.

Quali furono le circostanze che ti resero senzatetto quando eri ancora ragazzo?
La mia compagna decise di andarsene di casa. Prese i suoi soldi e mi lascio con nostro figlio. L'affitto stava per scadere. Un paio di settimane dopo stavo cercando un lavoro. Raccoglievo le lattine per strada per poi venderle a 2 e 5 centesimi l'una. Finimmo in strada per un po' di giorni, poi trovai ospitalità presso un amico.

Cosi hai avviato la John Paul Mitchell Systems insieme al tuo socio Paul Mitchell con 700$. Molti si chiedono che cosa stavate pensando di fare.
Credevo che avevo tutto in regola. Il mio socio aveva 350$ extra, io presi in prestito da mia madre gli altri 350$, e iniziammo [ride]. Lei non sapeva quanto stavo al verde. Con i suoi soldi ho pagato un grafico per l'immagine dei prodotti. Ci sono volute due settimane per fare i prodotti, e ci erano restate due settimane ancora prima di dover pagare le bollette. Era come vendere enciclopedie ancora, andavo di porta in porta, di salone in salone.

Come hai iniziato la Patron?
Ho iniziato la Patron nel 1989 con un amico. Misi il mio amico Martin Crowley nell'architettura degli affari. Aveva avuto un po' di sfortuna nella sua vita, voleva andare fino in Messico a comprare mattonelle e forniture per rivenderle in USA agli architetti.
Gli dissi “Martin, perchè non riporti anche un po' di bottiglie della migliore tequila che bevono i messicani”.
Così Martin mi portò la tequila e questa bottiglia che trovò, era la stessa bottiglia come appare nella Patron oggi.


Disse, “JP, ho un idea; prova questo tequila”. Pensai, wow, è più liscia di qualsiasi cosa abbia mai bevuto. Disse “la posso fare ancora più liscia. Posso mandare un miscelatore li. E questa è una bottiglia dove potremmo metterla, e disegnerò l'etichetta. Che ne pensi di metterci in affari? L'abbiamo fatta più liscia, l'abbiamo messa nelle bottiglie.

Così ho comprato una cassa di 12.000 bottiglie. Pensavo, se nessuno le comprerà, me le tengo, perchè la Paul Mitchell stava andando bene. E per 10 anni qualsiasi persona che conoscevo ne avrebbe avuta una, per il compleanno, natale, brindisi, e qualsiasi altre feste che puoi immaginare. “Ecco per te una bottiglia di tequila [ride] Se sei troppo giovane, dalla a qualcun altro.”


Quale è stato il segreto che ha fatto crescere la Patron?
Prima di tutto la qualità. Qualsiasi cosa, prodotto o servizio, assicurati di avere la migliore qualità possibile. La seconda, qualsiasi cosa fai, falla bene così le persone la vorrano comprare ancora.
La Paul Mitchell fattura 900 milioni, e la Patron anche di più.
La Patron è estremamente... profiqua[ride]. E grande. Davvero grande.

Ti ubriachi mai con i tuoi prodotti?
La risposta è no. Li bevo, ma non mi sono mai ubriacato di Patron. Non bevo mai fino a quel punto. Semplicemente non lo faccio.

Quali sono state le più dure difficolta negli affari?
La più dura difficolta è il rifiuto. Qualsiasi attività che inizi, preparati ad affrontarlo. La differenza tra le persone di successo e no è che quelle di successo fanno tutte quelle cose che gli altri non vogliono fare. Quando 10 porte ti si chiudono in faccia, vai alla 11 contento e con il sorriso.


Cosa consigli alle persone che vogliono iniziare un attività in questa economia?
Bhe, abbiamo iniziato la Paul Mitchell con davvero poco. Dormito in macchina. L'inflazione nel 1980, quando l'abbiamo avviata, era del 12,5%. Gli interessi del 20%.
La disoccupazione in USA era al 10%. Lo puoi fare, non importa quello che hai. Se sopravvivi a un economia del genere, le cose diventeranno più facili. E quando inizi a fare un po' di soldi non cambiare il tuo stile di vita. Se qualcosa va male, poi che fai.


Quando hai saputo di avercela fatta?
Sono stato in affari due anni, eravamo in grado di parage qualsiasi bolletta in tempo. Avevamo 2.000$ in banca per ciascuno, 4.000$ in totale. E dissi, “Ce l'abbiamo fatta; adesso inizia la discesa”. E' stato davvero duro. Ci vollerò due anni.


Cosa fu la prima cosa che comprasti a quel punto?
Andai in un ristorante. Era la prima volta che andavo per ordinare qualsiasi cosa senza guardare il prezzo. Per me era già qualcosa.

Ti ritirerai dagli affari?
No. Non mi ritirerò. Mi piace il lavoro che faccio.

Non ho più domande. Hai altro da aggiungere?
Vuoi un bicchiere di tequila prima di andare?